La
linotipia è un sistema di composizione tipografica che prende il nome
dalla macchina utilizzata per la composizione: la Linotype. Ideata da O. Mergenthaler nel 1886, si è diffusa, con successivi
perfezionamenti, fino agli anni ottanta del nostro secolo. La
particolarità di questa macchina è quella di comporre automaticamente
linee giustificate di parole nel corpo prescelto.
"E’ costituita da una tastiera
letterale su cui il linotipista compone le parole comandando per ogni
singolo tasto una leva che libera la corrispondente matrice situata nel
magazzino; le matrici vanno a disporsi nel compositoio fino a
completamento della riga, quindi con un primo elevatore passano alla
forma dove, da un crogiolo, è immesso il metallo fuso a 285°C - piombo
(85%), antimonio (12%) in lega con stagno (3%) - che fonde tutta intera
la riga; un secondo elevatore affida poi le matrici al
meccanismo della distribuzione dove un sistema di prisma e di tre viti
elicoidali s'incarica di riporre le matrici nei rispettivi canali del
magazzino" (Testo tratto dal sito
www.linotipia.it - link "La Linotype").
Queste funzioni
furono un enorme passo avanti dopo l'invenzione dei caratteri mobili e della
stampa. Infatti, prima della straordinaria invenzione della Linotype, il
compositore formava le righe nel compositoio affiancando manualmente le
lettere una ad una fino al completamento della riga; dopo la stampa
doveva eseguire anche la scomposizione. L'interesse dei tipografi era quello di
velocizzare questo procedimento. La Linotype fu una vera e propria
rivoluzione, poiché eseguiva composizione e scomposizione
automaticamente.
Fu
l'inizio di un'impresa industriale e commerciale che, col passare degli
anni, diede vita a numerose altre macchine compositrici sul modello
della Linotype. Oggi la tecnologia ha messo a disposizione nuove
tecniche di stampa molto più rapide ed economiche, ma la Linotype
permette di ottenere stampe di grande pregio e di valore artigianale,
curate dal linotipista in tutte le operazioni fino alla fusione delle
righe di "piombo" (con il disegno dei caratteri in rilievio su un
lato) che vengono poi assemblate manualmente per formare
la pagina da stampare.
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Corpi tipografici:
da 6 a 14
- Giustezze:
da 12 a 28
- Caratteri
tipografici classici
(disponibili in corsivo, tondo, chiaro e nero):
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Garamond
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Bodoni
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Simplicitas
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Helvetia
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Candida
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Italic
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Excelsior
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